ciao
questo è Bruce a Napoli in Piazza Plebiscito!

con Paolo ovviamente eravamo lì! questo è l'ultimissimo bis: ormai anche la band è uscita, come sempre accompagnata da Bruce che li ringrazia uno per uno e lui che non sa dire di no al suo pubblico, regala una Thunder Road acustica, come non l'aveva fatta mai!
tutta per te!

Alessandra
 

Ciao Fra ti penso sempre

V.
 

ciao Frank mi manchi

V.
 

Caro Franco
sono 5 anni che sei andato via.
Per noi è come ieri... oggi... domani... sei sempre con noi!!!!
Sabato mattina verso le 10 saremo a Trigoria con gli amici che ti ricordano e continuano a parlare di te con tanta nostalgia...
perchè tutti avevamo ancora bisogno delle tue risate, delle tue sfuriate e della tua grande generosità.

Mamma Monica, Andrea, Antonello
 

Ieri tu e papà eravate con me..... ho sentito la vostra presenza che mi guidava e mi dava la forza di giocare nonostante il caldo afoso...
Franco tu eri nel vento che soffiava a tratti forte a tratti dolcemente negli alberi del campo.....
tu papà eri li in quelle querce secolari che mi davano un po di frescura tra una buca e l'altra ..
non so... sarà stata suggestione... ma ieri io so che voi eravate li accanto a me ....
grazie
vi voglio bene
mi mancate tanto
mancate tanto a tutti noi

Monica
 

Ciao grande... finalmente è arrivato il sole
Ti mando un abbraccio immenso....ti porto sempre con me.
Mi manchi.

C
 

Navigando... apprendo la scomparsa di Franco Rao, lontano mi ritorna il piacevole ricordo di quel periodo di vita con cui collaboravo con Alberto Rao per la SCI di Genova, è forte il ricordo quanto è forte il dispiacere per la vostra dipartita.
Era il 1980, avevo 27 anni ero un giovane geometra, Alberto per me ha rappresentato quello che di meglio un ragazzo potesse incontrare: un padre un grande amico una persona generosa dal grande cuore a cui io a mio modo ho volto bene.
Franco a quel tempo era un giovane architetto che aveva un rapporto speciale con il suo papà, io lo invidiavo benevolmente perchè aveva la fortuna di avere al suo fianco un GRANDE PAPÀ.
Ricordo che andavo a Ostia a vedere Franco con la sua tavola da surf, mi ricordo la sua gioia il suo sorriso.
Grazie Alberto per tutto quello che mi hai dato, il ricordo di voi rimarrà sempre nella mia mente.

Furio Caretta
 

10 novembre 2011.
Oggi sono venuta a salutarti... eri su quella collina sotto un caldo sole di una giornata di novembre.
Una stupenda giornata di novembre, come non ricordavo da tempo.
C'era tanta pace.
Poi guardo il segnavento immobile sulla tua vela... non c'era un filo di vento.
E ho pensato che questo, a te che lo inseguivi sempre, non sarebbe piaciuto.

Ancora qui a ricordarti...

Manuela
 

Gli occhi sempre fissi sul campo di regata, attenti a ciò che succede intorno ai ragazzi che si danno battaglia.
D'improvviso..

"là c'è un Finn con la randa che fila al vento, vai vola presto",
"attento non c'è nessuno a bordo, deve essere caduto in acqua",
"eccolo là è a galla a pancia all'aria, fa attenzione avvicinati.."
"Preso ... dai dammi una mano che pesa un casino.. Ok ce l'ho",
"non si muove, non reagisce, vola con questo cazzo di gommone andiamo a terra presto, non preoccuparti, lo tengo su di me per evitare che sbatta"
"porca puttana non mi piace..."
"Avverto tutti per radio"
"vai vai",
"lo sento caldo, ma non riesco a capire se respira con tutto sto casino.."
"vai al massimo sali sullo scivolo, chissene frega del gommone"
"FORZA DATECI UNA MANO mettiamolo sulla banchina",
"c'è il medico e l'ambulanza"
"OK lasciamo fare a loro."

Sono passati anni, ma quella corsa in gommone con Te fra le braccia ancora non la dimentico.
Io non ho avuto la fortuna di conoscere Franco, questi sono stati gli unici pochi istanti nei quali le nostre vite si sono incrociate.
Era da tempo che volevo scrivere qualcosa, ma solo ora ho trovato la forza.

Mi dispiace tanto per la famiglia e gli amici.
Vi abbraccio tutti così come ho abbracciato FRANCO nel suo ultimo miglio in mare.

Claudio
 

Un pensiero all'amico più vero... ci manchi un casino.

C.F.
 

Auguri, che dire... solo tanti auguri. Sì perchè tu vivi con noi tutti i giorni e così sempre sarà e oggi ancor di più con il nostro piccolo Stefano Franco Maria.
Ti vogliamo bene.

Giovanni
 

Caro Franco,
è passato un pò di tempo dall'ultimo mio post, troppo, lo so, ma il pensiero no, quello è sempre vivo, tu, sei sempre qui, nel mio cuore.
Ti voglio bene.

E.D.
 

Continui ad essere vivo e presente e il tuo vocione mi risuona nelle orecchie.
Come se fossi al telefono con te... e ti gira sempre bene e mi fai fare un sacco di risate.
Un bacio.

Marina
 

ciao grande
ho sentito Piero.... è in grecia con il barcone....
mi chiedo sempre ma quel ragazzo in vita sua ha mai lavorato....???
alla prossima fra

 

Guardare il video ascoltare la canzone, chiudere gli occhi....pensare a te.....mi viene la pelle d oca
Un saluto

C.F.
 

In un break al lavoro, girellavo fra i video di Bruce su youtube che sono sempre un grande sollievo per l'anima.
Ho trovato questo e te lo dedico!
Impossibile non pensare a te!

Alessandra
 

Ciao grande... hanno scritto tutto... rileggere frasi dediche pensieri... mi vengono i brividi... ti sento vicino... mi torni di fronte parliamo... parliamo ... scherziamo... lavoriamo... mi mandi a quel paese... e te ne vai...
CIAO GRANDE MI MANCHI... sempre di più

Cesare
 

Caro grande Architetto,
Come un elefante in un negozio di vetro
entravi nel nostro studio
travolgendo tutto e tutti
lasciandoci ogni volta inebetiti frustrati e frustati.
Tutto quello che avevamo fatto, carta straccia
Tutto quello che avevamo pensato, tutto da buttare
Per questo il tuo ricordo è indelebile
Per questo il tuo fascino burbero è intramontabile.
Per questo il tuo modo di sconvolgere tutto rimane inimitabile
I grandi... sono fatti così.

Mauro
 

Ciao fratellone,
Tanti Auguri
Andrea è andata a dormire dalla "nonna"... noi non abbiamo il camino e aveva paura che la Befana non sarebbe venuta...
Ti ricordi le cozze di gaj odin... lei si!!!
Sei sempre con noi
Ti voglio bene
Tanto
mi manchi
Tantissimo
Troppo

Tanti auguri

Monica, Mamma, Andrea, Antonello
 

Caro Franco,
Non so se leggerai mai queste parole, voglio pensare sia così, io ci credo. Questa mattina non facevo altro che pensare a te, il tuo ricordo è bellissimo, indelebile, lo sono il ricordo del tuo viso, della tua voce, del tuo sorriso, lo so... bisogna farsene una ragione, non ti vedremo più qui ma nel mio cuore alloggia una speranza, forse, un domani ti incontrerò ancora.

Amico caro ti voglio tanto bene

Egle
 

Grazie ancora per quello che continui a trasmettere con la potenza del tuo ricordo... un misto di emozioni per la gioia di averti incontrato con la tua voce, le tue luci, le tue ombre, le tue battute e la grandezza della tua persona.
Sei forte come sempre.

Marina
 

Martedì 10 novembre alle ore 18.00 sarà celebrata una messa in ricordo di Franco.
Chiesa di San Sebastiano fuori le mura, via Appia Antica.

Monica
 

Ciao.
Stamattina lle 5.00 ascoltavo la radio. Parlavano di sole, mare, traversate, delfini, musica... One degli U2...
Eri con loro... eri con me. Come sempre...

Mamma
 

È così forte la tua presenza che anche nei sogni continui a darmi gli insegnamenti da bravo Architetto che sei!
Mi hai dato veramente tanto.
E forse allora non lo capivo perchè erano più "lotte" tra noi che altro, ma oggi so che lo scudo e la forza che sento nel lavoro la devo a te.
E sai una cosa: l'11 ottobre mi sono sposata! Quel giorno nei miei pensieri c'eri anche tu e sorrido all'idea di cosa mi avresti detto con quel vocione...

Manuela
 

Ciao CAPO!!!
Oggi per me è un giorno speciale. È nato il mio terzo figlio... "È MASCHIO" finalmente...
Il suo nome è Stefano Franco Maria...
Mi manchi troppo.

Francesco
 

Sono passati più di due anni, quasi tre, novembre, credo. Ma non mi vergogno di non ricordare le date perchè per quasi trent'anni Franco e io ci siamo incontrati solo "involontariamente", in occasioni felici e tristissime ma sempre senza deciderlo. E l'appassionata vicinanza degli amici "attuali" mi aveva messo un pudore addosso che assomigliava alla mia timidezza dell'infanzia, lui la ricorderà sicuramente... Non c'entravo niente con quel dolore così fresco di abbracci e "scazzi" vissuti il giorno prima.

Ora, con i tempi lunghi e strettissimi delle nostre vite infernali, voglio mandare un saluto dal cuore a Franco, l'amico che ricordo con dolcezza nelle sue debolezze e simpatie di ragazzo - come dimenticare la sua golosità e la formidabile trovata di riempire di aria con la pompa della bicicletta i tubi di latte condensato svuotati con voluttà, quelli che Pupa custodiva in cucina e dispensava con sano rigore - e di cui non ho vissuto i successi di uomo. E questa è di sicuro una grande perdita.

Nell'infanzia eravamo inseparabili compagni di giochi giardino/terrazzo, cerbottane e plastilina. E di cene al piano di sopra con la mitica pizza di Pupa. Quanto ero felice quando m'invitavano!
Poi, nell'adolescenza, complici di avventure indimenticabili, come un inverno a Courmayer, in 4 sedicenni in una casa freddissima, senza bagno, con un casottino nella neve per la bisogna, ma quante risate!
A un certo punto però le nostre strade si sono separate, senza un motivo. Nessun litigio, nessuna occasione per dire: non ho più voglia di vederti. Forse le mie scelte premature, un matrimonio felice che però mi aveva portata in un'altra dimensione... Ricordo la mia chiusura indaffarata di giovane avventuriera della vita di coppia. Soprattutto, dell'avvio di bilanci domestici e lavorativi complicati. Ma ricordo anche la sparizione degli amici dell'infanzia, come pure P e F, per altro colpevoli dell'incontro fatale... ahimè facilmente succede, ed è successo.

Insomma, momenti insieme che ogni tanto riaffiorano, senza commemorazioni ma con rimpianto. Un pezzo grande delle nostre vite che non dimentico.
Ciao Franco

Valeria
 

Il concerto è stato bellissimo,gli U2 incredibili.
Momenti unici fantastici vissuti per te vicino a te.

CF
 

Ciao architetto
Ci manchi tantissimo,ci manca la tua voce,i tuoi disegni,le tue urla, il tuo vocione,il tuo pennarello rosso,ci manchi e basta.
Ciao architetto

AFA
 

Ciao Franco ti ho portato con me in Germania con la tua moto
Un esperienza unica...io te e il gs...
Ci siamo divertiti. Ciao grande

CF
 

ciao fratellone oggi è stata una giornata molto difficile......spero che tu sia felice... so che sarai sempre li con loro io mamma andrea siamo sempre con te e papa ci manchi tanto ogni giorno di piu ci mancate

Monica
 
Arch. Michele Lisciani
 

Ciao Franco.
Con Paolo abbiamo deciso di fare una pazzia!
Bruce ha aggiunto delle date al suo tour a New York: il Giant Stadium!
È in New Jersey! Ti rendi conto? Praticamente a casa sua!
Beh, noi ci andremo e tu sarai con noi!

Alessandra
 

Ciao grande.
Oggi siamo andati a fare un giretto insieme... ti ho sentito... mi hai aiutato...
Ti ringrazio infinitamente...
Un saluto ed un abbraccio...
Sei sempre nei miei pensieri.

C.F.
 
Ciao FRA.
Ho preso i biglietti per il concerto degli U2... Ti porterò con me...
C.F.
 
Caro, carissimo ed amatissimo amico, ti scrivo e ti parlo, non urlando, sottovoce, so che mi senti ed io sento te. Volevo dirti, raccontarti di me, di tutti noi e di come per sentirti ancor più vicino qualche volta ti mando ancora qualche sms, sai il tuo numero non l'ho mai cancellato, non lo cancellerò mai... ti scrivo, ogni tanto ti scrivo ti mando gli auguri, ti faccio gli auguri, sono certa che ti arrivano sempre... PERCHE' INVIATI DAL CUORE! Ti voglio tanto bene.
E.D.
 
UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A TUTTI GLI AMICI DI FRANCO...
È BELLISSIMO LEGGERE I PENSIERI DEL VOSTRO CUORE...
FRANCO VIVE... VIVE DENTRO DI NOI...
GRAZIE.
 

Ciao grande oggi ti porto un mio saluto ed un pensiero….
ti ho voluto ricordare ad amici….quanto è bello parlare di te….. ricordare i nostri momenti….bellissimo..…

Ti voglio bene

C.F.
 
Caro Franco, sto a ascoltando "Indimenticabile" di Venditti e penso a te, penso a quanto sei nel mio cuore e quanta forza mi dai. Tanti auguri, buon compleanno.
Elena
 
Chissa se lassù ti sapranno fare una torta bella come la mia..
Tanti auguri fratellone...
Monica
 
Le vacanze di Natale sono finite.
Monica per la bambina ha fatto in modo che l'arrivo di Babbo Natale (tanto atteso da Andrea) fosse il più festoso possibile.Cosi pensavamo...ma due giorni prima di Natale (eravamo sole in casa) Andrea con una vocina piena di lacrime, ma anche arrabbiata mi ha detto.."non è giusto che Zio Franco sia andato in cielo tra gli angeli,era il solo zio che avevo!."
Difficile consolarla...Per lei nel subconscio l'arrivo di Babbo Natale è rimasto legato allo zio Franco!!
Che dire di più...
Per noi è cosi tutto l'anno.
Mamma
 

Non so come avresti festeggiato oggi lunedì 22 dicembre 2008……ma lo immagino.
E’ arrivata la tanto attesa e sofferta notizia e il lavoro che ci ha tenuto uniti per tanto tempo finalmente va avanti.
Sono felice perché il mio primo pensiero sei stato tu, e questa giornata te la voglio dedicare…………

Ciao Franco

Manuela
 
Caro Franco,
Ti ricordiamo con tanto affetto.
Claudio e Pia
 
Ogni tanto rileggo i pensieri lasciati qui dai tuoi amici, quegli amici che non ho mai visto ma che oggi sono anche un pò miei, perché tu e l'amicizia e l'amore per te ci ha uniti... Leggo e capisco quanto indelebile sia la tua traccia... quanto a tutti hai dato, hai saputo dare, con infinita generosità, perché questo eri tu, sei tu ancora, nei cuori di tutti noi  e nella memoria, così fervida, così viva. E' stato bello averti vicino, nel giorno del tuo anniversario... tutti avremmo voluto dirti qualcosa da quell'altare, l'abbiamo fatto ma senza parole è così che ci hai lasciato, tu che  avevi sempre parole da dire e che a tutti sapevi dire quella giusta. Oggi come ieri, sempre, per sempre...
E.D.
 

Avrei voluto salire sull altare per essere più vicino a te….
Per recitare una preghiera.
Per urlare quanto ti sento.
Per gridare il mio pianto.
Per parlare a tutti di quanto sei grande.
Per sussurrarti quanto mi manchi.
Per sorridere perché esisti.
Scusami ma l'emozione ha vinto…..e tutto questo è rimasto nel mio cuore

Ce
 

Ciao fra
È passato un anno….mi sembra ieri….ancora non credo a tutto questo. La mia mente,il mio corpo,il mio cuore…rifiuta….
Tu sei…tu sei la mia amicizia più bella, la persona più pazza, l'amico pronto al momento del bisogno...Tu sei…sarai…sempre un di noi.

C.F.
 

Ad un anno esatto dalla sua scomparsa, il ricordo di Franco è per me sempre vivo.

Un saluto affettuoso a Monica, alla mamma ed alla piccola Andrea (che non ho potuto conoscere).

Filippo

 
Caro Franco, 
alcuni giorni fà cercando sul mio computer una e-mail indirizzata ad un altro Franco che nulla ha a che fare con te, il "cerca" ti ha trovato, ha trovato le tue parole, le nostre e-mail, le ultime che non ho mai voluto cancellare ed è stato bello leggerti ancora una volta, anzi, due, dieci, cento, sperando di trovare tra quelle poche righe quello che tanto vorrei sapere, la risposta alla domanda che spesso ti pongo ed alla quale più spesso dò io stessa una risposta. 

"Tu come stai?"   

"Io sto bene, non ho rimpianti ne pentimenti, ciò che volevo, ho avuto, adesso stai tranquilla, vai avanti, io sono con te, ti guardo sempre e... non credere, vedo tutto, proprio tutto ed anche se non sempre fai ciò che io avrei fatto, come lo avrei fatto io, stai facendo un buon lavoro, fattelo dire da un brontolone pignolo... p.s. occhio alla moto!"

Ti voglio bene Franco, te ne vogliono tutti!
Egle
 
Ciao Franco,
devo confessarti una cosa e farti una domanda... Sono io che guido la tua macchina ora... giuro sto attentissima, ma... se entri trovi Barbie, fermagli, un po' ovunque... caramelle, cioccolatini nel cruscotto, un passeggino, ombrelli e bottigliette d'acqua nel portabagagli e giornalmente quintali di spesa che il tuo amato discepolo ( Francesco)  si "pappa" ma la verita' è... che in quella macchina c'è il tuo profumo e per quanto ci sia "casino" e 2 pesti dentro, non andrà mai via e mi piace, perche' ogni volta che entro è come se non entrassi per guidare ma dall'altra parte ed è come se alla guida ci fossi tu, alla guida... come sempre.
Mi chiedo " ti dispiace tutto questo ?" Non so... Credo di no anche se un po' brontolerai ma credo anche che tu sappia che le abitanti di quella macchina provano una stima e un'amore infinito per te... per l'uomo a cui dobbiamo tanto forse tutto e non finiremo mai di amarti e di ringraziarti per aver fatto del tuo discepolo l'uomo che è... sei un grande.
Gio'73
 
tra pochi giorni sarà già un anno che ci hai lasciati .
Per tutti gli amici che avranno piacere di ricordarti insieme a noi

lunedi 10 novembre ore 18.00 alla
Chiesa di San Sebastiano via Appia Antica
Monica Mamma Andrea Antonello
 
Dicono che il tempo lenisce i dolori....Per me non è cosi! Lo dicevi sempre tu che ero diversa dagli altri..avevi ragione! Grazie di proteggermi sempre! 
Erre
 
Oggi sono passato a trovarti. Perdonami. Era passato troppo tempo dall'ultima volta. Il tempo cerca sempre di coprire lentamente con un velo i ricordi più belli, ma basta tornarci con la mente che ..............brillano nuovamente di luce e di calore.
Tu dici che ìl tetto di legno della tua casa della notte ha bisogno di una piccola manutenzione? Posso farla io? Dai, sono bravino.... Devo chiedere. Ti farò sapere.
Grande Architetto...............sei unico.
Ti stringo forte.
MauroF
 

Egr. arch. Rao,
ho avuto modo di conoscere lei e il suo studio per pochissimo tempo per una consulenza,. Ho scoperto solo adesso che non c’è più….per caso visitando il sito della sua società.
Posso dire che per quel po’ che sono stata con voi, che era una persona decisivamente energica!
La sentivo dalla mia postazione, mentre si arrabbiava dal suo studio,  proprio sopra di me…sempre teso a pretendere il meglio dalle persone…per fare cose grandi, perfette, con ordine e rigore. Ricordo con affetto il suo in bocca al lupo…..

Arch. Tiziana Di Rocco
 

Ciao
Amico grandissimo i giorni passano la vita corre ma tu sei sempre con me…
io ti sento….

C.F.
 
Amico caro, carissimo, oggi come ieri, piu' di ieri se questo e' possibile ti penso e mi manchi ed e' a te che mi sento di tentere la mano, di chiedere la tua mano, Amico caro, carissimo, aiutami, dammi la forza da lassu' di proteggere ancora i nostri bambini malgrado le tante difficolta' dammi la forza, la pazienza, dammi la possibilita' di comprendere e perdonare, dammi da possibilita' anche di dimenticare... ''Aiutaci ad aiutarli...'' questa frase l'hai coniata tu, adesso fa ch'io possa perpetuare sempre e per sempre con lo stesso entusiamo, la stessa forza, lo stesso cuore la nostra Opera, il nostro Intento, il nostro Progetto anche nei momenti piu' DURI...
So che ci sei!
 
Con tutto l'amore che QUI C'E'...
Anonimo
 

Ciao Fra
Mi manchi……..
Oggi sarò a Roma ti verrò a trovare….sono emozionato
Un abbraccio grandissimo ad un grande

c.f.
 
Incredibile...alcune persone lasciano tracce così profonde dentro di noi che più si và avanti nel tempo più si sente la loro mancanza....aspettare quelle telefonate che sai non arriveranno mai più...sentire il bisopgno di andare nella loro seconda casa per colmare quei vuoti che ti accompagnano giorno dopo giorno per avere l'illusione di stare meglio e poi.. ricadere in quella maliconica solitudine... mi manchi... quanto mi manchi...
il pensiero di te è e sarà sempre dentro di me e... in tutte queste splendide persone che ti ricordano in questo sito...
grazie... tu sai perchè.
mgt
 
....quanta emozione a leggere i pensieri a te dedicati da tante persone ho sempre pensato che eri e sei bello dentro una bellezza che non ha niente a che fare con l'estetica come tu mi riprendevi sempre ma un immensa forza che dava tanto amore anche se eri tu il primo ad averne bisogno....sei stato l'uomo più generoso che abbia mai conosciuto e quante cose belle hai fatto..quante risate quando dividevi tutto anche le formaggelle,,,,, resterai sempre nel mio cuore!
Medas
 
Da sempre e per sempre!
Erre
 
A te ...che sei nei miei pensieri , un abbraccio grande quanto un arcobaleno.
Nicoletta
 
Quel pomeriggio mi avvicinai alla barca, spaventato intimorito o non so cosa, ma tanta voglia di toccare quello che pochi mesi prima era stata una parte della tua vita. Quel Finn era bellissimo, dopo almeno tre o quattro giri osservando e toccando quel semplice oggetto mi sono sentito come abbracciato a te, sorridendo da solo come uno stupido. Cercavo di cogliere all’interno di quel pozzetto le tue emozioni di quel maledetto giorno in cui lasci tutto e cadi in mare. Quella barca e al circolo di Cattolica, il circolo di cui faccio parte, la vedo quasi sempre quando esco in mare,e tutte le volte guardo il cielo. Ciao Grande fra alla prossima.
Giuseppe B
 

Franco,

We (Monica, Pupa, and Andrea - Dan, Tracy, Aaron, and Megan) are in Disney world in Orlando Florida! We came here a few days ago from Key West. All of those sail boats and surfing brought us to talk about you and your love for the sea.
We know that you are here with us in spirit!

Dan
 

Ciao Franco,
Ti pensiamo sempre e sei sempre con noi.

Mamma, Monica, Andrea
 
Ciao fra
Ieri sono stato nel tuo ufficio, ho portato a casa la tua opera, il tuo quadro
Un altro pezzo di te entra nella mia quotidianità…..ciao artista
Cesare
 

Ciao fra
Ogni tanto parlando di te qua e là vengono fuori storielle e fatti carini che ti rendevano
protagonista,tutte le persone a fine discorso….alzano gli occhi al cielo….. si fanno una risatina
con il pensiero di non cosa stai facendo ma di che cosa stai combinando….
Un saluto grande ad un GRANDE

anonimo

 

Sei e sarai per sempre insostituibile.

C.F

 

Carissimo Franco,
Amico caro, carissimo, quante cose avrei voluto dirti quel venerdi', quante non te ne ho dette
ma la piu' importante son certa di non avertela detta mai abbastanza... quanto ti volevo bene...
e te ne voglio ancora, tanto...

Mi manchi come il primo giorno e forse molto, molto di piu', ora che la consapevolezza di non
poterti rivedere, almeno qui, si fa' ogni giorno piu' concreta...

Ma ora che ti scrivo dal nostro ''paradiso'', dove tutto ancora parla di te, dei tanti progetti e
sogni che ci univano ancor piu' del lavoro, mi sento un po' piu' vicina a te che da lassu' starai
certamente facendo mille e piu critiche, preciso e pretenzioso come sei sempre
stato e come certo sei ancora...

Da lassu' non mi ''cazziare'' troppo... dammi una mano... ne ho proprio bisogno!

Ti abbraccio con tutto l'amore che QUI C'E', uno in particolare da Franco e Furaha.


anonimo

 
 

Ciao Franco,
la scorsa settimana mal volentieri ho dovuto andare a Roma e sono passata nei tuoi posti! Da Costanza pero’ non sono andata a mangiare perche’ avevo un nodo alla gola, ho evitato tutte le tue zone … quante volte Franco ti avevo promesso che sarei ritornata a Roma e quanto volte ti ho detto tante cose che poi non ho fatto….
Pero’ ho preso quella dannata decisione che mi tormentava da tempo, mi hai rotto talmente con le tue prediche che ora ci sono riuscita. Saresti orgoglioso della tua acciughina, ora mi prenderesti meno per i fondelli!
Mi manchi, mi mancano i tuoi consigli, mi mancano le nostre telefonate e le risate che ci facevamo.
Ti tengo sempre custodito nel mio cuore insieme ai bellissimi ricordi della nostra amicizia.
Un bacio Franco, ti abbraccio e ti stringo forte. Qui parliamo spesso di te e tu lo sai.

Elena

 

Mio amico burino ma che farai lassù in cielo quante case avrai costruito quanti uffici avrai progettato quanti alberghi avrai arredato a quante persone tutti i giorni gli stressi la vita? Mi manchi tantissimo.

Marco

 

Ciao fra quest anno la fiera senza la tua presenza è stata diversa,tutto era diverso è mancata la tua compagnia la tua simpatia unica la tua allegria le tue battute i tuoi commenti scemi. Mi sei mancato.Sempre mi manchi....

C.F.

 

Ciao fra
stavo navigango sul web andando qua e là.....
sai quando vuoi cercare qualcosa....ma non ti ricordi cosa....
durante il giorno quante volte mi dico questa sera dopo franco cerco questa cosa.....poi non mi ricordo mai cosa...
ma...bo...comunque tu ci sei sempre,sempre lì nei miei pensieri...sempre...leggo e rileggo i miei e altri messaggi,a volte vorrei riscriverli a volte completarli a volte cancellare tutto
e poter tornare indietro nel tempo,vivere e viverti di più...tante cose non mi spiego della vita...e una di queste, no forse la piu grande sei tu....
ora vado a letto felice con quel tuo faccione sorridente stampato sul mio cuscino
notte.

cesare

 

Ciao Franco,
non ti scrivo da un pò ma tu sai che ti penso sempre e spessissimo parlo di te, tu ci sei sempre, presente nei racconti e negli aneddoti, quelli scherzosi e quelli che fanno commuovere, tutti comunque bellissimi perché parlano di te e di quel grande uomo-amico che sei stato e che sei ancora. Volevo raccontarti che siamo stati in Kenya, anche tu dovevi venire, l'avevi promesso ricordi? Invece no, i bambini ti aspettavano e non hanno capito perché... perché non c'eri perché malgrado le promesse non eri venuto, dapprima non me la sono sentita di spiegare loro cosa era successo al gigante buono, poi con l'acquisita calma e con i giusti tempi che solo lì si riacquisiscono ho saputo spiegare dove te ne eri andato, tu sai quanto i "ghiriama" 
amino le storie e le leggente allora, gli ho raccontato la tua storia che parla di un uomo buono, forte, deciso con un cuore grande così che un giorno ha deciso di partire sulla sua barca e che ancora stai solcando le onde blu di quel mare che è vita per te, strano vero, fare quest'asserzione ma si, infondo chi ti conosce, sa bene che quella era la vita che volevi e forse anche la culla eterna che avresti desiderato per te. I bimbi ti hanno dedicato il messaggio di questa foto, mentre noi abbiamo deciso di cambiare nome al nuovo ambulatorio di Digirikani, puoi immaginare a chi sarà dedicato... a te amico mio, per non dimenticare mai quanto il tuo cuore e la tua anima fossero immensi. Mi manchi sempre, infinitamente.

Egle

 
 

I Bambini di African Children Aid del villaggio Digirikani

 

14-02-2008 AUGURI AMORE

anonimo

 

Caro Franco, il mio enorme rammarico, lo sai, è di aver lavorato troppo poco con te, per te . E' stato un grande onore di breve durata. Ma è sempre la qualità del tempo trascorso e mai la quantità che rende i momenti ed.....i ricordi   veramente preziosi.

Ti volevo dire che ti ringrazio molto per i consigli che mi continui a dare silenziosamente sul lavoro.
Mi raccomando................non smettere mai.

M.F.

 

Caro Franco, devi sapere, ma sono certa che tu lo sai, che grazie alle persone che hanno vissuto con te OGNI SINGOLO GIORNO di questi ultimi venticinque anni, TU continui a vivere, continuano a vivere le TUE idee, i TUOI progetti, il TUO amore per l’architettura, dignitosamente,
senza lacrime, OGNI GIORNO, con un sentimento così grande ed incancellabile come la stima e l’affetto (tanto) che li ha tenuti legati a te.

Ele

 

Franco,
l'altra notte ti ho sognato, e così ho risentito la tua voce.
Mi sono svegliato e per qualche minuto ho fatto finta che fosse vero.

AM

 

Amatissimo Franco,
c'era vento stamattina e mi è sembrato di vederti  navigare tra le nuvole di un bel cielo variegato. Grande e libero come sempre.
Sulle spalle un paio d'ali e una canna da pesca in mano.
Mi hai dato una sensazione di leggerezza che vorrei trasmettere a tutte le persone che ti vogliono bene
che sono tantissime e a tutte le latitudini come testimonia una bellissima foto in tuo onore.
Veramente straordinario quello che grazie a te si è messo in moto.
Sei l'armatore architetto più grande del mondo.

Benemeglio Marina

 

Qualche notte fa ho sognato franco.

ero nella vecchia casa dei miei genitori a via sartorio. era una giornata di sole meravigliosa con il cielo azzurro e limpido. esco sul balcone della cucina dove c'era la radio accesa. all'improvviso la frequenza della radio comincia a essere disturbata, fino a diventare un vero e proprio ronzio. guardo la palazzina che sta di fronte e mi accorgo che all'ultimo piano dove c'è una terrazza grande che gira tutto intorno al palazzo - e che in genere quando noi abitavamo lì aveva sempre le finestre chiuse - c'erano un sacco di persone, in realtà delle sagome indistinte. sembrava una festa. guardo meglio e mi accorgo che c'era franco che dalla terrazza si stava sbracciando per salutare. cerco di mettere meglio a fuoco e vedo benissimo la sua faccia con uno dei suoi sorrisi migliori e allora dico: "ma sei tu?! ma come stai?" e lui "sto benissimo! davvero! sto benissimo!!!!" sempre sorridendo. e io "e alberto è lì con te?" e allora vedo che da dietro l'angolo della terrazza sbuca la figura di alberto. anche lui sorride e saluta. "ma allora siete insieme?" e franco "sì, sì, siamo insieme!"

beh, è stato davvero emozionante vederli insieme.... come ha detto anche mio fratello paolo il giorno del funerale nel suo discorso, franco e alberto sono lì insieme e stanno costruendo una grande casa sulle nuvole.

alessandra biamonte

 

Ciao Franco,

                      a tre mesi dalla tua prematura scomparsa, leggendo l'affettuoso ricordo di Monica e rileggendo quello di tantissimi tuoi amici, abbiamo imparato a conoscerti; il nostro rammarico è di avere perso un nipote speciale che a causa della lontananza non avevamo potuto apprezzare.     

I tuoi zii genovesi

 

Caro Franco
sono passati quasi tre mesi e per la prima volta provo a scriverti e raccontarti le tante cose e le tante emozioni che abbiamo vissuto senza di te.
Innanzitutto devo fare dei ringraziamenti,perchè con tutti i tuoi belllissimi quadri abbiamo organizzato un mostra.
Ho sposato un'idea di andrea M.,e con l'aiuto del tuo caro amico Piero(non solo per questo) e la gentilissima collaborazione di Naboo,in una serata dove c'erano tutti i tuoi amici più cari, abbiamo venduto all'asta tutte le tue opere. Forse da lassù, se stavi guardando, ti sarai divertito a veder "litigare" a suon di centinaia di euro le tue coloratissime tele!!! Chi non è potuto venire ha comunque prenotato dei quadri che sono partiti e partiranno per tante città italiane!! Abbiamo raccolto tanti "soldini",abbiamo aperto un conto e ogni mese un bonifico "In ricordo di Franco Maria Rao"arriverà nelle casse di African Children Aid per continuare ad aiutare i tuoi bambini.    Grazie a tutti!!
A proposito di bambini anche la tua piccola Andrea adesso sa che non sei più con noi:ho dovuto diglierlo perchè era rimasta troppo male che quest'anno il suo Babbo Natale personale non era venuto a trovarla!!!!
LE ho raccontato che gli Angeli non avevano più le casette e Gesù aveva sentito parlare di un grande Architetto a Roma e ha voluto proprio lui. Di questo è molto orgogliosa,vuole spesso vedere le tue foto, ma anche se i bambini reagiscono ,per fortuna , in maniera diversa sono sicura che hai lasciato un grande vuoto anche dentro di lei!!!
UN grazie a Cesare per questa splendida idea del sito che giornalmente sia io che mamma apriamo per vedere le novità o anche solo per rileggere le tante testimonianze di stima nei tuoi confronti.
E un grazie anche a Giuseppe che in tempo record ha realizzato la tua bellissima vela che a Trigoria, come era stato per il Totem di papà incuriosisce e attira tante persone......
Sono tanti i ringraziamenti perchè tante sono le persone che ti hanno voluto e ti vogliono bene!!!!
Anche gli amici della tua amata vela meritano dei ringraziamenti( melges24 e finn) per lo spazio e la visibilà che ti hanno offerto sui loro siti: so che stanno organizzando delle regate , ma di questo ti parlerò più avanti.
IO sono stata molto occupata,come puoi immmaginare,a gestire il dopo e sto vivendo freneticamente,quasi anestetizzata dal dolore ,ma a tratti il risveglio è durissimo.Per fortuna mia e di mamma c'è Andrea che con la sua allegria e i suoi capricci allontana in parte la tristezza.Mamma ,come sai, è forte ,ha ripreso le sue tante attività e la sua dignità nell'affrontare la tua perdita è stata e sarà per me un grande insegnamento!!
Antonello ,a suo modo, è presente e sempre pronto a sdrammatizzare e a tenerci occupate con la preparazione di qualche fantasia culinaria............
Spero che tu abbia trovato la serenità e la pace che rincorrevi con voracità........senza mai saziarti senza mai accontentarti in tutto quello che facevi!!!
é inutile dirti che ci   manchi a tutti ........troppo
Ti voglio bene fratellone

monica

 

Sono stato a roma....ho sentito il bisogno di chiamarti....ho sentito un vuoto....la capitale è diversa senza di te. Ciao grande.

Un amico

 

Ciao fra Non ho più quelle lunghissime telefonate con il vaffanculo tuo finale...non ho più quelle interminabili discussioni che alla fine volevi sempre la ragione....non ho più con nessuno i contrasti che avevo con te....non ho più il mio architetto....non ho più te grande amico.

CF

 

Ciao grande
quando guardo le foto , leggo messaggi , rileggo messaggi , certo di capire tra le righe
sei ancora piu grande

anonimo

 

Ciao fra
…..questi giorni ti ho sentito….ti ho sentito molto vicino

    Grazie grande

anonimo

 

Caro Franco, questo pensiero te lo scrivo dall'Africa, da questa terra misteriosa e magica che tanto ama i suoi figli e che nella stessa misura li mette alla prova tutti i giorni. So che tu che come me, come noi tutti, credevi tanto "a questa goccia d'acqua" che ogni giorno con tanta fatica e tanto amore lasciamo cadere "in questo grande mare" mi scuserai se prima non ho proprio potuto scriverti ma io, che sono ancora qui a fare tutto quel lavoro che avremmo dovuto fare insieme penso a te tutti i giorni e di te, di quel gigante buono parlo tutti i giorni ai nostri bimbi e agli anziani del Villaggio che continueranno in modo perpetuo a raccontare di te facendoti diventare un pò una leggenda tribale... Tu che sei stato grande per noi, tuoi amici, lo sei e lo sarai per i bimbi di Digirikani che diventati uomini potranno dire che molto di ciò che hanno lo devono ad un grande muzungu (bianco) che si chiamava Franco...

Ed

 

Sai quanto mi sia difficile per me scrivere o parlare, ricordi infatti che ogni volta che c’era da fare un discorso o scrivere qualcosa , andavi sempre avanti tu che riuscivi sempre a farti sentire, ma oggi , in occasione del tuo 51° compleanno,  stiamo provando a mandare gli auguri al nostro befanone, come tutti gli anni passati e quelli futuri.

Sarà circa la decima volta che mi siedo davanti al portatile per scriverti un messaggio, ma poi ogni volta tutti i pensieri ed i ricordi che mi frullano in mente,  ed i nodi che immancabilmente mi si formano in gola mi fanno riporre il pc e rimandare il tutto.

Mortacci tua Architè, …
Questa è stata la prima frase quando sono entrato di nuovo in barca, dopo la tua scomparsa, nella tua cabina  dove il tuo profumo rendeva ancora più vivo il tuo ricordo,…… 
Tacci tua ancora Architè !
 È stata la seconda frase, …. te ne sei andato così improvvisamente, in maniera grandiosa come solo i grandi sanno fare, ma ci hai lasciato tutti qua da soli ……..

Il nodo si sta di nuovo riformando e prendo un thè per sperare di scioglierlo,  già il thè …. Ricordi,  … quel  thè straordinario che facevi praticamente tutte le notti , verso le 2, 2,30 durante la nostra traversata Atlantica, che momenti….quanti ricordi….quanti progetti ancora da attuare……

Secondo me era l’estate del 1987  quando ero bloccato a Roma per l’incidente in moto, quando Silvia dalla Sardegna mi disse di aver conosciuto un architetto romano molto simpatico, mentre faceva windsurf; dopo capii subito che avevi inizialmente abbordato Silvia per il tuo amore sviscerato per la conquista delle donne , ma da lì cominciò la nostra forte, fortissima  amicizia .

Ci hai lasciato come degli ……   , ti sei sparato  questo bordo da solo , ti ho sempre detto di non estremizzare mai!!!

Sono qui con Silvia cercando di colmare questo vuoto che hai lasciato non solo a noi , ma a tua madre, Monica, la tua adorata nipotina Andrea, a tutti i tuoi fedelissimi amici, che sono tanti, tantissimi,  che non ti scorderanno mai. Te lo assicuro.

Più scrivo e più i ricordi tornano in mente e si accavallano, ammucchiano, cercano di uscire ma sono scombinati oramai, …..

Ci vediamo oggi a Trigoria.

Auguri  Architè .

anonimo

 
 

Siamo arrivati al Natale, una festa immensa, che per il primo anno passerai non solo con la tua famiglia, ma anche insieme a tanta bella gente. Ieri sono riuscito a completare la tua grande casa, con una copertura calda in legno Teak, una vela con impresso il tuo nome FRANCO MARIA RAO…e un segna vento, per pregare nella direzione giusta e sentirti vivo e presente in ognuno di noi; certi che ci stai salutando. Ciao Franco ti auguro un Bellissimo Natale.
Alla prossima

Giuseppe B.

 
 

Ciao Caro !
Un bello ano 2.008 per te e per tutti.

José Roberto de Biaggio - Brasile

 
 

Altamura, 2 gennaio 2008 
Un altro anno è iniziato, come sempre carico di belle promesse ed imprevedibili incognite.
Tra i bilanci esistenziali che ognuno di noi fa in questi frangenti riaffiora anche il ricordo di coloro che se ne sono andati insieme all'anno appena concluso. Franco è stato uno di questi; anzi ... è la persona più importante che ho perso nel 2007.
Ironia della sorte, l'anno si è chiuso con Venditti che in televisione, dal palco di Rimini, cantava "Dalla pelle al cuore": la canzone che stavo ascoltando quando, a metà novembre, mi telefonò Stefania, collega ed amica comune fin dai tempi dell'Università, per comunicarmi la scomparsa di Franco (quella canzone per me rimarrà sempre legata al suo ricordo). 
Abbiamo condiviso un lungo ed intenso periodo della nostra formazione professionale prima che ognuno prendesse la sua strada.
Non riesco ad immaginare come si sarebbe evoluta la mia vita romana di studente fuori sede senza il fedele compagno di studi.
Ci conoscemmo nel 1976, nei primissimi giorni di Università, al corso di Composizione architettonica 1, professor Gianfranco Moneta, oltre mille studenti iscritti al corso!
In quella bolgia dantesca che convinse molti a cambiare facoltà o a rinunciare agli studi, ci ritrovammo fianco a fianco al momento di formare i gruppi di lavoro e nacque spontanea la collaborazione, entrambi decisi ad andare fino in fondo ed a diventare Architetti. All'inizio per la verità mi metteva in apprensione il suo fare deciso ed aggressivo, per non parlare delle sue simpatie politiche (che però a quei tempi andavano per la maggiore). Conoscendolo meglio imparai ad apprezzare le sue qualità intellettuali e morali; così l'intesa fu molto prolifica nonostante la diversità di idee (come ho già detto nella mia precedente testimonianza).      
Anche la sua disponibilità era encomiabile: sempre pronto a dare un passaggio in macchina se c'era lo sciopero degli autobus, ad essere in prima linea per far sentire la voce grossa quando c'era da farsi rispettare, a passare notizie di prima mano su tutto ciò che riguardava l'ambiente universitario e romano in genere.
Io abitavo in una piccola stanza di pensione a Fontanella Borghese e prendevo l'autobus dal Pantheon che mi portava, da un capolinea all'altro e dopo un lungo tragitto, in via Aristide Sartorio, a casa di Franco, dove in camera sua c'era il tecnigrafo, il nostro strumento di lavoro per gli elaborati grafici; in garage, invece, c'era la camera oscura per stampare le foto in bianco e nero da allegare ai nostri progetti.   
Ricordo il papà Alberto, geometra, che ci dispensava consigli sull'uso dei pennini rapidograf e ci aiutava alla realizzazione dei plastici.
Ricordo la mamma Pupa (non ho mai capito se era un vezzeggiativo o il suo vero nome), donna minuta ma con una grande energia, capace di tener testa ad un figlio così esuberante ed "incorreggibile".
Ricordo la Monica adolescente liceale (un pò ribelle come quasi tutti gli adolescenti), che ogni tanto si affacciava a curiosare nella stanza di Franco mentre preparavamo i disegni per gli esami.
In quella casa mi sentivo in famiglia; spesso sono stato ospitato a pranzo (specialità della mamma: pesto alla genovese). Anche seduti a tavola trovavamo l'occasione per scontrarci sulle nostre differenti ideologie e prospettive future, con il papà e la mamma che parteggiavano più per il mio punto di vista, preoccupati per le idee estremiste del figlio.
Ieri, scartabellando fra i documenti dell'epoca, ho trovato una frase che Franco aveva scritto di suo pugno sull'ultima pagina della mia agenda del 1977, forse per catechizzarmi nelle sue dottrine: "Per questo la nuova arte di Armonia sarà l'Architettura e l'architetto diventerà il salvatore del mondo sociale".   
Eravamo molto diversi, ed il nostro carattere si rispecchia anche negli sport che, anche in non più verde età, abbiamo scelto di praticare nel tempo libero: lui la vela per "volare" sull'onda, io il podismo per "correre con i piedi per terra" (sono diventato un maratoneta, ho corso anche la maratona di New York nel 2004). 
Fra qualche giorno ricorre il suo compleanno. Anche in questo eravamo agli antipodi: lui originario del nord-ovest nato in un freddo giorno dell'Epifania (6 gennaio '57), io meridionale del sud-est nato in un caldo giorno di Ferragosto (15 agosto '57).
Scherzavamo spesso su queste contrapposizioni: nord-sud, sinistra-destra, freddo-caldo, città-paese ..., per marcare ancor più le differenze tra di noi e per chiederci come mai riuscivamo ad ottenere ottimi risultati studiando insieme. Anche fisicamente siamo sempre stati differenti, ma non ci siamo mai accordati sui ruoli bello-brutto!
L'ultima volta che ci siamo sentiti risale a quasi dieci anni fa: gli proposi di partecipare ad un concorso di idee per la riqualificazione di una piazza; sarebbe stata una bella occasione per lavorare almeno una volta insieme, rispolverando i nostri contrasti di idee ma tirando fuori sicuramente un prodotto valido. Mi rispose che era già troppo impegnato e non aveva tempo; "Magari quando vieni a Roma fatti sentire così andiamo a farci una pizza ..." mi disse.
Ci rituffammo ognuno nel suo mondo e non abbiamo avuto più occasione di incontrarci.

Filippo

 
 

Ciao fra
Le feste sono diverse…ci manchi…..
sono tra i nostri bimbi,avrei voluto raccontare loro,la tua storia, di un uomo grande dal cuore enorme….di un orco fuori un angelo dentro…di un tenerone dolcissimo,che non tanti conoscevano….ma non sapevo trovare le parole per iniziare…guadare quegli occhioni tristi dalle tante vicissitudini quotidiane…non c è l ho proprio fatta…quindi gli ho raccontato che lassù in alto in alto in cielo c è l architetto che fa i disegni più grandi del mondo e vi guarda tutti i giorni, dovete fare i bravi perché lui è sempre lì…perché lui è grande…. e dovete fare il vostro dovere e tanti disegni a scuola….grazie fra….hai fatto tantissimo per il nostro villaggio,mi dai tante motivazioni in più per portare avanti tutti i nostri programmi….le nostre forze saranno le tue

c.f.

 
 

All'uomo che arrivava...andava e ...tornava Ogni momento che sono sola ci sei tu..mi tornano in mente tutte le cose belle che hai voluto dirmi...
si hai voluto... perchè ???
me lo domando continuamente...forse tu sapevi???
l'orso così ti chiamavo,che motivo aveva di dirmi certe meravigliose magiche parole...e mi chiedo ancora... perchè???..
tu arrivavi venivi e ...tornavi..ed io pronta ad accoglierti come la prima volta...
ma hai voluto che sapessi...
che solitudine in me...mi manchi...mi manchi..mi manchi...
grazie per la forza che mi stai dando
grazie per essere presente nei miei sogni...
grazie per avermi fatto sentire parte di quel mondo bello che tanto amavi grazie...grazie...grazie...all'infinito grazie...
la tua ... una traccia incancellabile

la tua piccola  mgt

 
 

Ciao Franco,
Scusa se ti scrivo solo adesso...
Scusa se non ti ho più chiamato.
Spesso all’aeroporto di Genova mi è capitato di pensarti, ed il mio sguardo iniziava a vagare tra le sale alla ricerca della tua massa inconfondibile.
Ho sperato spesso di incontrarti lì, così per caso, per non fare i conti con il mio orgoglio che da 5 anni mi ha imposto di non chiamarti.
Non lo sapevo, fino a 5 minuti fa!
Per caso, ho cliccato sul sito di Cesare. Lo faccio ogni tanto per un tuffo nel passato, per ricordare e rivivere con le foto scattate da Cesare i più bei momenti della mia vita.
Le sensazioni che mi hai saputo dare con la tua Arte, sono indescrivibili.
I tuoi disegni, i tuoi capricci, i tuoi voli pindarici buttati su un foglio bianco o su una tovaglia di carta in una bettola sul lungomare di Cattolica, scarabocchiati a penna, a matita grassa, a  pennarello, li ho conservati, chiusi in un classificatore.
Mi mancherai te, grande architetto.
Mancherai a tutti quelli che, come te, hanno creduto in NYCE fino all’ultimo secondo,
Mancherai a quelli che hanno vissuto con te le varie aperture, il gran lavoro, le feste, le sfuriate, le umiliazioni.
Per tutta la mia vita mi mancherà la possibilità di chiarire con te gli errori del passato. Forse da lassù mi potrai sentire e capire
Ciao Franco, ti ho voluto bene.

MAC

 
 

Quando ho appreso la triste notizia stavo ascoltando l’ultima canzone di Antonello Venditti “Dalla pelle al cuore” e per me questo abbinamento diventerà indelebile. Sulle note delle canzoni di Venditti, le mitiche “Compagno di scuola”, “Notte prima degli esami”, “Grazie Roma”… i ricordi del periodo universitario oggi riaffiorano prepotenti nella mia mente.
Caro vecchio compagno di studi, quanti esami abbiamo fatto insieme lavorando con passione gomito a gomito, tu con i tuoi inseparabili pennarelli a punta grossa per le grandi linee, io con le matite HB per approfondire i dettagli (non esisteva ancora il computer!): abbiamo sempre ottenuto il massimo dei voti. Eravamo innamorati della stessa bellissima donna …: Architettura. Ce la siamo corteggiata e “contesa” per quattro lunghi anni; poi le nostre strade si sono divise ed abbiamo scelto di amarla in esclusiva, ognuno a suo modo. Tu mi hai insegnato a volare più in alto, io ti ho insegnato a stare anche con i piedi per terra: tu estremista ed egocentrico, io moderato e conciliante, nel nostro iter formativo ci siamo completati a vicenda, rimanendo testardamente legati ognuno alle sue idee.
Oltre alla gran voglia di emergere come Architetti avevamo in comune solo le iniziali dei nostri nomi. Se non ti avessi incontrato, nei primissimi giorni del primo anno universitario, forse non ce l’avrei fatta a diventare quello che sono. Da parecchi anni ho adottato come password del mio computer un tuo soprannome, in onore dell’amico di un tempo. Da oggi quella scelta acquista un significato più profondo: ogni volta che digiterò quella password per mettermi al lavoro mi ricorderò di te, con affetto e gratitudine.

Filippo Ragone - Altamura (Bari)

 
 

Ciao fra
Il ricordo, il nostro....indelebile,presente,ogni giorno....per sempre, tra le cose più importanti della mia vita.  ciao grande

c.f.

 
 

Ciao fra
……ricordi le nostre promesse…..ora ti porto con me…..

c.f.

 
 

Ti portero con me in qualche bella navigata.

Roberto

 
 

E' vero è già passato un mese....ogni volta che mi trovo a bracciano guardo il lago e ricordo Franco mentre insieme navigavamo su quelle acque, ed è forte il ricordo delle untime regate di "settembre sul lago" quando magari ritornava incazzato come un'aquila!!!
L'ho conosciuto tradi...ci siamo capiti ed apprezzati dopo un pò di tempo, ma poi mi sono reso conto quanto fosse realmente quello che tutti voi avete sapientemente descritto.
Franco ti sembrerà strano perchè la nostra amicizia non era forse "profonda", ma da quando sei andato via penso a te molto intensamente cercando di dare anche un senso a "questa vita".
Un abbraccio forte.

S.M.

 
 

Ciao fra
Le giornate passano….sono giorni diversi,giorni senza te….senza le tue telefonate, senza i tuoi urli da pazzo, senza i tuoi ghigni, senza il tuo faccione, senza la tua spontaneità…..senza

c.f.

 
 

Ciao “Testina”… Sono “Pupazzè!” è incredibile quello che hai scatenato in me! …e purtroppo credo in tanti altri amici… Bene sei passato in MIGLIOR vita, non mi hai ancora comunicato quello che mi promettesti… visto che ci sei arrivato prima di me! Sicuramente perchè oberato di impegni… ma aspetto… troverai sicuramente il tempo.
Sai tutti i progetti, le fantastiche previsioni… non capisco veramente più a cosa servono, resti con un pugno di mosche in mano, incrudito e amareggiato, diventa tutto immensamente futile, la vita è veramente una scorreggia. La consolazione è che ti immagino là… in mezzo a tutto ciò che ti è sempre piaciuto, a tutto ciò che hai sempre sognato…
Ti ricordo con tanta tanta nostalgia, tenendoti come ben sai, nel mio cuore morbosamente… Ciao TESTA di...

R.B.

 
 

Inizia una nuova giornata di lavoro.
Varco quella porta, ed il primo sguardo, il primo saluto è in alto a sinistra, perché dietro quel vetro sdraiato sulla poltrona, parlando al telefono, ci sarai sempre e solo tu…….

un “pezzettino” della Spaceplanner

 
 

Vi sarei grata se pubblicasse anche queste brevi righe in allegato che avevo scritto per Franco e avrei voluto dirgli da tempo.

Ciao Fra,
la sera prima della tua scomparsa ti avevo nominato con Valeria, volevamo invitarti alla presentazione del mio libro. “Che dici Vale lo chiamo?” e lei mi rispose “Si certo, secondo me gli fa piacere”…e poi il giorno dopo la triste notizia. Ma perché sei andato via così. Ti porto sempre con me, sei nel corallo di Sain Lucia che mi portasti dopo l’attraversata dell’Atlantico, sei con noi ogni volta che ascolto la voce di Bono degli U2. continua a darci i tuoi consigli da lassù, grazie di tutto Franco.

ALLEGATO:

Al mio Armatore

“Io ci sono arrivato dopo quarant’anni, mi dicevi sempre, non avere fretta, vedrai che anche tu prima o poi riuscirai ad attraversare l’oceano”.
Non ricordo più quante volte mi hai ripetuto questa frase, ma a me non bastava mai. Avevo bisogno di ascoltare i tuoi racconti e le tue esperienze per sognare e rivivere qualcosa che forse avremmo potuto vivere insieme. Volevo calpestare i tuoi passi, lo so che mi avresti voluto con te durante quell’attraversata, ma non fu possibile. Mi scrivevi bellissime e mail dall’Atlantico e al tuo rientro mi portasti un pezzo di corallo raccolto sull’isola di San Lucià. Caro Franco lo ricordo bene quanta grinta e voglia di progredire in barca, come nella vita, mi hai sempre trasmesso. A volte criticavi il mio modo di fare, spesso irruente e permaloso e nonostante le tue sgridate, trovavi sempre il modo per farmi tornare il sorriso. Ricordo quando mi sbarcasti una volta da Hedimetra, ci rimasi malissimo ma era sacrosanto quello che avevi fatto.
Tu organizzavi e consolidavi equipaggi, gestivi trasferte, sponsor e rifornimenti per tutti. Avevi messo su un gruppo strepitoso e tutti ci invidiavano quando entravamo nei porti, ci riconoscevano infatti come “il simpatico equipaggio di Hedimetra”. Ma non mi riferisco solo al meraviglioso e indimenticabile periodo della nostra amata Hedimetra, all’esperianza della Roma per tutti, alle super mangiate a bordo, alle nottate in pozzetto o al timone, a quando ti facemmo sparire gli occhiali e tu deliravi dal nervoso perché non ci vedevi un accidente, ma ripenso anche a tutto il bel periodo delle regate sui Melges 24.
Un’avventura che sembrava non dovesse avere mai fine. Mi sostenevi in ogni scelta e in ogni decisione, dall’acquisto delle vele alla scelta dei timonieri, all’ottimizzazione della barca.
“Adesso sei armatrice anche tu, mi ribadivi sempre, e devi comportarti con serietà ed impegno”. E’ impossibile raccontare quanti ricordi ho di te ma una cosa è certa li porterò per sempre con me. Adesso ti auguro buon vento Franco, sono sicura che da lassù continuerai a guidarci come hai sempre fatto.

ANONIMO

 
 
 

Con franco e monica ci conosciamo fin da quando eravamo piccoli, piccoli.
non soltanto eravamo dirimpettai nella casa di via meropia, ma poi le nostre famiglie cambiarono casa e andammo ad abitare tutti nello stesso condominio. fino a pochi anni fa abbiamo passato tutti i natali insieme.
poi le famiglie si sono allargate, sono arrivati i figli/nipoti e abbiamo cominciato a incontrarci ognuno con i propri "parenti acquisiti".
una sera di tanti anni fa, avevo circa vent'anni (ora ne ho 43...) i nostri genitori erano partiti e noi tre fratelli  "avevamo casa libera!". io esco a mangiare una pizza, invece i mie fratelli - paolo e fabrizio - aprono le porte di casa agli amici per una serata di quelle che tirano fino a tardi.
quando mi riaccompagnano a casa ero piuttosto ubriachella... mi spingono dentro la porta di casa e se ne vanno.
i miei fratelli e i loro amici erano tutti occupati con le loro fidanzate, l'unico che mi viene incontro è franco.
e allora io comincio "franco io ti amo!!!" e lui "ma no, dai lo sai che lo dici solo perchè hai bevuto, tu non mi ami!!!" e io "ma sì, ti ho sempre amato, lo sai, solo ora trovo il coraggio di dirtelo..." e  lui "alessia, non insistere che poi io non so se riesco a controllarmi più di tanto..." e io " ma no! io ti amo mi devi credere!"
... insomma poveretto gli ho fatto una testa come un pallone di quanto lo amavo e lui paziente mi ha tenuto compagnia fino a che non mi sono addomentata nel lettino della  mia cameretta, senza neanche darmi un bacino sulla guancia, per poi tornare di là dai miei fratelli, dopo avermi rimboccato le lenzuola.
negli anni seguenti non ha mai perso occasione per rinfacciarmi il suo comportamento esemplare in nome della nostra amicizia.

Alessandra Biamonte

 
 

Caro Amico, il Natale si sta avvicinando, tu che con noi hai sempre creduto e lottato per fare qualcosa di concreto in aiuto dei bimbi di African Children Aid e tu che per primo hai sempre proposto e promosso progetti ed azioni che potessero alleviare le sofferenze di questi piccoli bambini, adesso avresti sicuramente tirato fuori dal cilindro una delle tue sempre geniali idee... Molti non conoscevano questo tuo lato tenero ma noi che ti siamo stati vicini e che con te abbiamo condiviso anche questa lotta, conosciamo bene la tua sconfinata generosità, generosità che nulla chiedeva in cambio, generosità profusa anche a favore di qualcuno che a malapena conoscevi... Sei un grande Franco è proprio vero lo eri di "fatto" e di "cuore" un cuore grande come il tuo amatissimo mare, spero tanto che tu possa, tra  lo sciaquio di un'onda e dell'altra udire queste mie parole ed il mio cuore che batte all'impazzata, sempre, quando parlo di te. Mi mancherai tanto questo Natale, mi mancherai ogni Natale che verrà, mi mancherai per sempre...

E.D. African Children Aid

 
 

Ciao Franco, 20 giorni ormai... e non me ne rendo ancora conto, non me ne voglio rendere conto... In questo ultimo periodo ho incontrato tutte quelle persone con le quali tu avevi organizzato un incontro per noi, avresti dovuto esserci anche tu, invece, mi hai lasciata sola a sostenere le tue idee, le tue teorie, le tue certezze... Ogni parola, ogni precisazione mi faceva tornare alla mente ciò che tu con la tua solita inimitabile professionalità mi avevi spiegato così bene da farmi capire ogni piccolo particolare, tanto bene da farmi sorridere mentre ascolto il cliente e sento dalla sua voce le tue parole, buffo no, mi hai fatto fare una bella figura... io al tavolo che rido e sorrido mentre il cliente parla e mi guarda stranito, quasi indispettito dal mio sorriso che non può capire. Sei riuscito a prendermi in giro anche da lassù... Ti voglio bene Franco!

E.D

 
 

Franco ha cominciato dal basso. Nel senso dello strumento musicale. Già perché la prima cosa che c'ha mandato fuori di testa è stato il basso di Leo Lyons, che era il bassista dei Ten Years After. Io sono del '59, lui del sei gennaio '57 (ho sempre pensato che non si può avere un destino qualunque se nasci il giorno della Befana). Ci conosciamo dal '61. Dicevo di Leo Lyons. La nostra generazione è figlia della fonovaligia Geloso, con la puntina che si mangiava il vinile e le casse che suonavano come un citofono. A casa di Franco arrivò lo stereo di Selezione, altro oggetto che ha fatto la storia. C'era la champions league dei Marrantz e dei Thorens ma a noi quello stereo sembrava una bomba perché, finalmente, avevamo una roba che suonava forte. E fu così che Franco scoprì il basso. I Ten Years After sono famosi perché c'era Alvin Lee, un chitarrista che sparava note blues come da una mitragliatrice a sei corde. A Woodstock suonarono I'm goin' home con un'introduzione mozzafiato di chitarra (una leggendaria Gibson Stereo con il segno della pace sulla cassa) che ha fatto di Lee un divo. Franco e io sbroccavamo quando entrava il basso: aspettavamo che Pupa e Alberto (mamma e papà Rao) uscissero di casa e ci sparavamo a manetta I'm goin' home col basso che ci suonava nello stomaco e faceva tremare tutto. Insieme siamo stati al festival di Villa Panfili con i Van Der Graaf Generator e perfino a vedere Terry Riley al parcheggio di Villa Borghese (che poi siamo tornati a piedi ed è stata una camminata micidiale). Gli piacevano anche i King Crimson: per lo stesso principio del basso, eravamo impazziti per una versione live di 21st century schizoid man con la voce di Boz, che era anche il bassista, passata attraverso il synth. Una bomba. Ma il suo primo grande amore sono stati Emerson, Lake and Palmer. Li avevamo visti al PalaEur (si chiamava così il Palalottomatica) ai tempi di Pictures at an exibition. A noi dopo Tarcus c'avevano rotto le palle, lui niente. Pazzo di Keith Emerson che suonava un Moog gigantesco e dal vivo prendeva a coltellate l'organo Hammond. Quando vennero al Flaminio nel tour di Tarcus era felice. Ci rimase malissimo quando ci dissero che Tarcus (un mostro preistorico) non sarebbe arrivato in scena perché altrimenti il palco sarebbe sprofondato. Insieme ci siamo fatti la grande stagione dei concerti degli anni '70. Ci siamo beccati pure i lacrimogeni con i Traffic. Poi andò tutto in mona dopo che a causa degli scontri (gli anni di piombo) tra polizia e autoriduttori saltò il concerto di Lou Reed del tour di Rock'n'roll animal. Tanto per dire: eravamo diventati flipper dipendenti anche perché Tommy, il protagonista della rock opera-capolavoro degli Who, era sordo, muto e cieco ma campione di flipper. Avevamo visto i Jethro Tull (una delle fisse brevi di Franco) con Ian Anderson che suonava il flauto su una gamba sola. Gente come noi che cercava continuamente spunti per fare spettacolo non poteva perdere l'occasione di usare quella postura e così avevamo inventato per il flipper il colpo alla Ian Anderson. Anche lui ha subìto, come un paio di generazioni intere, il periodo dell'impegno e si è beccato da Paolo Pietrangeli e Ivan Della Mea agli Stormi Six e gli Area fino ai creativi inglesi tipo Keith Tippet che aveva suonato con i King Crimson. Il grande amore è tornato negli anni '80 e si chiama Bruce Springsteen. Se l'è portato dietro fino all'ultimo. Andammo tutti insieme a sentirlo a Parigi con la prima Volvo Station Wagon della storia dei Rao (c'era mia sorella Alessia, Piazzon (chissà dov'è), la mia fidanzata di allora Patrizia (a Franco piaceva) e un sacco di gente del Mucchio Selvaggio la rivista per cui scrivevo (a proposito sono un giornalista). E' uno dei ricordi più belli della mia vita. Non smetterò mai di ridere pensando a quando di notte, dopo cena e tanto vino giocavamo a pallone con una lattina a Les Halles. Eravamo sicuramente più di dieci. Dalla porticina del commissariato uscirono due poliziotti, uno con i capelli rossi. Puntarono dritti a Franco e, chiamandolo Platini, se lo portarno dentro l'ufficio. Noi fuori a fare i cori. Lui, che aveva con il francese la stessa confidenza che aveva con il lappone, ascoltava seduto la cazziata in francese. Quando è uscito l'abbiamo accolto come un eroe. Il nostro Platini. Chissà perché se la presero con lui. L'anno scorso sono andato a Parigi con una mia fidanzata: ho voluto passare davanti al commissiarato di Les Halles e ho riso tanto pensando al Platini in catene. Si era comprato pure il bootleg (sono i dischi non ufficiali) dello storico primo concerto italiano di Bruce, a San Siro. Io rosicavo. Era la stessa tournée di Parigi. Franco era uno da passioni esclusive e divoranti. La musica gli serviva da benzina, da calmante, amica, da eccitante naturale. Era uno che amava sentirla "a palla". Gli U2 gli sono entrati nel cuore con la forza di Sunday Bloody Sunday. Solo Bruce è riuscito a resistere all'ondata di Bono, The Edge, Larry Mullen e Adam Clayton. Tutti quelli che l'anno conosciuto negli ultimi anni lo sanno: Franco e U2, un binomio inscindibile. Io che vivo per la musica e di musica ho sempre ammirato la sua capacità di rimanere fan: quando è andato all'Olimpico a vederli era felice. Si vestiva ancora da concerto, come facevamo da ragazzini quando ci portavamo dietro i vestiti e ci cambiavamo prima del concerto perché i nostri genitori non volevano che andassimo "in giro vestiti come dei matti". Tutti sanno che amava gli U2 ma nessuno conosce il suo grande segreto: Franco disegnava i suoi pensieri. Nel suo cervello c'erano delle piccole matite colorate che davano forma alle sue idee. Non l'ha mai detto a nessuno perché aveva paura che lo costringessero a fare qualcosa tipo agente segreto. Me l'ha confessato una volta che dovevo fare un disegno a piacere per la scuola. Io non ho mai saputo disegnare- All'epoca eravamo pieni di rapidograph perché li rubavamo a viale Europa. "dammi un rapidograph" mi disse e disegnò un Jimy Hendrix che non l'ho più dimenticato. Il bello è che io non gli avevo detto che mi sarebbe piaciuto fare un ritratto di Jimy. "Come facevi a saperlo?" gli chiesi. "Me l'hanno scritto le matite" mi rispose. Tanti anni dopo, una volta che dipingeva dietro il cavalletto a casa sua, mi guardò da sotto con la testa un po' piegata come faceva lui e sorridendo disse: "me lo dicono i pennelli..."

Paolo Biamonte

 
 

Sono passate due settimane. Forse adesso ho il coraggio di scriverti qualcosa. Il fiume di mail e di telefonate tra noi purtroppo sta diventando un ricordo.
Mi resterà negli occhi l'immagine dell'arrivo della tua ultima regata: l'ultima prova della Coppa Italia, avete tagliato secondi dietro a Flavio e vinto la regata, noi abbiamo avuto la fortuna di esservi poco dietro, tu a poppa girato verso di noi gridavi felice con un enorme sorriso. Hai vinto la tua ultima regata, con i tuoi amici, e così ti voglio ricordare.
Mi manchi, manchi a tantissime persone, molte di più di quelle che c'erano al tuo funerale. Mi manca il tuo spirito scanzonato e le tue prese in giro, ma anche le tue decisioni immediate e brillanti.
Non ci dimenticheremo di te.

Andrea

 
 

Tutto quello che è stato detto e si dirà di Te con infinito amore è come una goccia nel mare….
il Tuo grande irripetibile mare ! Ciao indimenticabile Franco.

Putri

 
 

Il ritorno del Guerriero

Oggi il vento soffiava forte.
Trasportava con se le parole
e le immagini di te.
Nel turbinio il tuo nome di Guerriero
si ripeteva
come un lontano eco
che perde vigore nel tempo.
Oggi il vento ti ha portato via,
ma noi sulla spiaggia
resteremo ad aspettare
fiduciosi
il tuo ritorno.

Mauro F.

 
 

Ciao sono Monica vi giro una lettera di nostro cugino DAN.....racconta di un Franco nuovo( forse) per alcuni di voi ma per altri sarà come ritrovare ricordi di anni molto lontani!! decidete voi se pubblicarla per intero o solo le parti che vi sembrano più giuste!---

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Dear Pupa and Monica,

Since we have received the news of Franco death all of you have been
into our constant prayers and thoughts.

Since Tracy and kids met Franco but new little of him, I have been
sharing with them some of my recollections about him, and I thought
would share them with you.

Growing up Franco was (to Daniele and me) like the older “cool”
brother that every kid would like to have. Every time that we would
visit (from Caserta or Catania), we would look for the time we spent
with Franco (and his friends). I have especially fun memories of
Franco (and 2 of his friends – I cannot remember their names) visit to Courmayer.

I shared with Tracy and the kids Franco’s and my constant plans of
opening a restaurant. Food always played a central role in Franco’s and my life.

I also told them of his trip to the US when I was in school here. I
met him Georgia (he was visiting a carpeting manufacture), has usual
his visit brought fun; I remember especially our trip to the Kentucky
Fried Chicken drive-through. Franco could not get over that you could
get food from a window sitting in your car.

Personally, Franco has always been an inspiration for his work ethic.
He never settled for anything but the best. The transformation to a
famous architect with his own studio was a tremendous accomplishment.

He lived his personal life away from work to his fullest; as in his
work he never settle for nothing but the best (may be that is why he
never got married); he work hard and played even harder.

He was the first one I saw last year when Adriana past-away. Even in
that sad occasion he was able to bring humor and joy.

Lately we exchanged emails (colorful email I might add) about our
efforts in selling the house. Franco had always the ability of
getting right to the point even if that meant using “bad” words.

I new of his passion for sailing but did realize how involved he was,
the web page on Melges 24 was very revealing of his involvement in the
sailing world. Of course I should have expected that from Franco when
he did something he did it “all-the-way”

I know little of his thoughts and stand on God. I know that he
disliked organized religion but I sense that he, in his way, was a
believer. He was most of all a very pragmatic and practical person.

We will all miss him, but I know that he would want for all of you to
keep on moving forward. He would not want for us to be sad but to
remember him with laughter and joy.

I know that there is little that we can do from here but if you need
any thing please let us know.

I hope to see all of you soon to share more of Franco’s life.

Sorry for writing in English but Italian has become a second language
and very difficult to communicate in it.

**********

Monica

 
 

Caro Franco, ecco, è arrivato il tanto temuto "dopo" è adesso che comincio a rendermi conto e a sentire prepotente la tua mancanza, il giorno della presentazione della camera campione, mentre ero lì, in quella stanza che tu con tanta precisione e meticolosità mi avevi fatto conoscere e capire senza averla per altro mai vista, riascoltavo le tue parole, i tuoi modi di dire, di raccontare le cose echeggiavano nella mia mente in modo ripetitivo ad alta voce, tanto forte da confondermi le idee. Ti ricordi quando ti chiesi spiegazioni circa l'arretramento dell'ingresso a formare come lo chiamasti tu "l'angolo morto"? La, dove volevi mettere il grande vaso decorativo di vetro "ormai tante e tante volte l'abbiamo visto e rivisto nei rendering che così dobbiamo metterlo", così è stato... come lo volevi tu, con le tue famose canne di bamboo nero provenienti dall'Inghilterra... e il corredo da camera? Mi hai fatto diventare matta ma le lenzuola di lino con grandi fasce in contrasto écru te le ho trovate ed erano bellissime... Bravo architè hai fatto centro, puoi essere soddisfatto e non è affatto una "cacata"... (adesso l'ho adottato anch'io questo termine, all'epoca lo ritenevo un tantino forte, adesso mi fa' sorridere e sentire più vicino...). Inutile dirti che, era tutto perfetto ma la cosa più importante non c'era, tu... Ti voglio bene, tanto e non smetterò mai di ricordartelo, alla prossima Fra.

E.D.

 
 

Ciao “monarca”, facendo tutto da solo e all'improvviso ci hai come sempre sorpreso e un pò fatto incazzare. Ma chissà dove sei andato ad organizzare la tappa Melges 24... Lo so che ridi sotto i baffi perchè sei morto da vivo, e questa per noi è una grande cosa.

Beppe

 
 

Ciao Presidente, ci hai lasciato troppo presto....!!!! Non abbiamo avuto la possibilità di conoscerci a fondo...e ci dispiace non poco...!!!! Sappi che abbiamo sempre apprezzato e condiviso l'impegno e la tua ammirevole abnegazione nell'interesse della classe nazionale e di tutti noi. La tua simpatia e cordialità hanno sempre accompagnato l'attività ed i successi della classe in questi anni e non saranno dimenticate. Il vento del lago ci ricorderà sempre la tua presenza, le tue vittorie, la tua immensa passione....e come ci hai lasciato...!!!! Un grande e affettuoso abbraccio....Franco.

Mas Amantes 608 e 628.

 
 
 

Guardo queste foto splendide e leggo tutte le parole meravigliose che i tuoi amici hanno scritto per te e non posso che pensare: è incredibile che te nei sei andato ... e la consapevolezza del fatto che che non sei più fra noi, arriva a ondate, come una sferzata tremenda.Negli ultimi anni ci vedevamo poco e non ci sentivamo spesso, ma tu c'eri sempre.Eri uno dei pilastri della mia vita. ti conoscevo da quando sono nata e sapevo di poter contare su di te in qualsiasi momento e questo mi dava forza e sicurezza. potevi anche essere impegnato nella realizzazione di un progetto gigantesco e straordinario, ma se qualcuno di noi aveva bisogno del tuo aiuto o semplicemnte del calore della tua amicizia, lasciavi tutto e riuscivi a trovare il tempo per esserci.
hai riempito la nostra vita di calore, amore e tante risate.
il 28 novembre andremo con paolo a milano a vedere springsteen. la prima volta lo abbiamo visto era il 1985 a parigi: eravamo tutti insieme ...
stavolta non ci sarai, ci mancherai tanto!
resterai per sempre nei nostri cuori!

alessandra

 
 

Mi manchi tanto, eppure sei sempre presente nella mia vita, ogni angolo della mia casa, ogni angolo di questa città ogni angolo del mio cuore è occupato da un ricordo di te. La verità è che da quando ti ho conosciuto sono cambiate tante cose nella mia vita e tu sei stato artefice o almeno partecipe di questi cambiamenti. Anche quando non ci vedevamo o non ci sentivamo per un po’ tu c’eri e la sicurezza della tua presenza mi dava una grande energia. All’inizio ho provato tanta disperazione ma adesso sono un po’ più serena perché ti sento sempre vicino me. Aver visto tante persone che ti volevano bene mi ha dato tanta forza, ho parlato con tanti di loro, ho letto quello che ti hanno scritto su questo sito e ho sentito che ognuno di loro porta un pezzetto di te nel suo cuore; credo che questa sia ciò che può rendere un uomo immortale ed è un privilegio che è concesso solo a grandi uomini come te.
Ti voglio tanto bene e te ne vorrò sempre, sarai sempre con me mio grande dolce Maestro.

Paz

 
 

"Franco se ne è andato. Ha fatto OCS nella regata della vita: Un OCS maledetto che ci ha privato della presenza di un caro amico, un vero signore ed un grande sportivo. La sua passione per la vela gli aveva fatto bruciare le tappe di una carriera che, anche se iniziata in ritardo, gli stava dando le soddisfazioni che meritava. Il rimpianto di non poter più condividere con te la nostra passione ci addolora profodamente. Ciao Franco, sarai sempre nei nostri cuori".

Angelo Cuccotti AVB
 
 

E' propio vero: a chi con le parole ci lavora, in questi momenti sembra di non riuscire mai a trovare quelle giuste. Sembrano tutte inadeguate, piccole, troppo piccole. E in realtà, carissimo Franco, grande amico, tutte le parole belle che conosciamo, anche a metterle tutte insieme, per te non bastano.
Ogni sera quando apriamo la porta di casa ci si spacca il cuore, perchè tu sei ovunque, in ogni più piccolo dettaglio; poi passa, perchè è un altro modo per stare ancora con te, per parlare di te, tra di noi e con anche con chi non ha avuto la fortuna di conoscerti.  Dentro casa nostra c'è  tutto il tuo talento, tutta la tua passione e anche tutto il tuo affetto, e in questi ultimi mesi la nostra gioia più grande è stata quella di poter dire con orgoglio a tutti quelli che la vedevano per la prima volta (con occhi sgranati e bocche spalancate........): "l'ha fatta il nostro amico Franco Rao". Sappiamo di essere fortunati, perchè il tuo regalo più bello  resterà con noi per tutta la vita.
Che il vento ti sia amico, ovunque tu sia.

Livia e Vito
 
 

Ciao fra
Oggi ero in macchina in viaggio….e la mia mente viaggiava con te …legata ai nostri ricordi, ai nostri momenti ,i tuoi da velista incallito, i miei da turista sfigato
“come mi chiamavi tu”. Ricordo la mia prima esperienza su edimetra a Gaeta quando chiamai l albero” il PALO che tiene la vela” mi avresti voluto sbarcare immediatamente….se non ci fosse stato l' intervento del buon Marco.…..i ricordi sono tanti….non dimentico e non ti dimenticherò mai….ciao grande

Saluti c.f
 
 

Ciao Franco,
tu già lo sai ma mi piace potertelo raccontare, farti sapere quanta gente, quanti amici, quanti fratelli c'erano al tuo funerale, grande, grande come eri tu, non avresti mai potuto immaginare quanti amici c'erano e quanto tutti ti amavano ed amano con sincerità ed intensità. Vedere quanti amici hanno sofferto e pianto per te mi ha fatto capire ancor di più quale grande ed immenso tesoro abbia perso. Domani partiamo alle cinque, per essere in mattinata alla presentazione della camera campione, in ritardo purtroppo ma questa volta sono sicura che ci perdonerai... Abbiamo fatto il massimo e domani faremo ancor di più per far si che tutto sia come tu volevi, perfetto, io ce la metterò tutta, sperando che tu possa esserne soddisfatto, così come hai annunciato venerdì sera, "adesso vai a dormire tranquilla, questo weekend ci servirà per rilassarci e lunedì carichi, andrà tutto benissimo, vedrai...". Conservo ancora nel registro delle chiamate, tutte le tue telefonate ricevute fino a venerdì sera, ogni tanto, apro il registro e guardo il tuo numero, nella speranza di vederlo comparire sul display del mio cellulare, sapessi quante volte avrei voluto chiamarti dopo sabato, inconsciamente quasi per vedere se mi avresti risposto ancora, non riesco a credere di non poterti chiamare più, di non poterti vedere più e chissà quando me ne renderò davvero conto... Mi manchi, mi manchi tanto Fra, domani stai con noi...

anonimo
 
 

.....un ricordo, un momento, la Colombo, il semaforo rosso tu che ti fermi accanto con il tuo vecchio GS nero, mi riconosci, un occhietto, un tuo sorriso, il verde e via. Ciao Franco ciao entusiasmo vestito di te

anonimo
 
 

Ciao Franco,
io ho perso un fratello di 24 anni in mare mentre faceva ciò che amava di più, seguendo la sua grande passione. Quando penso a lui penso che se ne è andato da grande facendo un qualcosa che tanta gente ha scordato nel vivere quotidiano, seguendo non una passione qualsiasi ma la passione per la vita. Andando per mare penserò a te e a lui sapendo che lassù c'è un posto speciale per chi ama il mare, per chi ha valori speciali come i nostri, e che chissà forse vi sarete già incontrati. Ancora ciao...

Alessio, Alessandra, Elettra e tutto l'equipaggio del Chimera
 
 

Ancora non ci sembra vero, sembra ancora di vederti seduto davanti a casa a chiacchierare, a lasciarti prendere in giro, a dispensare consigli, a portare pazienza, a scherzare e a litigare. La tua compagnia ci ha dato tanta gioia sia in barca che fuori. In questi giorni tra le lacrime si trovano il posto i tanti ricordi belli, molto belli e molto felici. Ti porteremo sempre nel nostro cuore .

Silvio, Manuela e i “boci”
 
 

Franco left the dock for his last journey.... and we will miss him all. With deepest sympathy Günter Tzeschlock, IMCA, chairman; DM24KV, chairman

from the German Class
 
 

Un affettuoso saluto ad una persona davvero speciale dall'imbarcazione TORPYONE ITA681

l'equipaggio tutto.
 
 

ciao architè ....eravamo tanti, non c'erano dubbi ma io te e Piero dovevamo essere da un' altra parte oggi... insieme, di nuovo nel mare per sempre.ti voglio bene architè

Passero
 
 

Mercoledì pomeriggio. Oggi ci sarà il funerale di Franco. Stamattina ho sentito Luca che riesce ad andare a Roma. Io non ce la faccio e vorrei almeno scrivere un messaggio di cordoglio, ma sono in difficoltà: "Non conosco la sua famiglia" ho pensato "a chi scrivo, dove invio le mie condoglianze?". Poi ho pensato che Franco aveva, ha una famiglia grandissima, quella della classe Melges. Così ho pensato di scrivere due parole e trasmetterle a Voi, a noi che facciamo parte di questa famiglia. Ecco il grande merito di Franco: essere riuscito a farci sentire una grande famiglia. È stato un padre, a volte assente, a volte severo, come lo sono a volte i papà che lavorano, ma sempre costruttivo, educatore, premuroso e protettivo, proprio come un padre. La sua improvvisa scomparsa ci ha lasciato sbigottiti e timorosi proprio come può sentirsi quella famglia che perde il suo capostipite, con quel misto di tristezza per l'affetto privato e il timore per l'incertezza del futuro. Posso immaginare cosa direbbe Franco in questa situazione, alzerebbe il suo vocione e ci spingerebbe a darci una mossa, a non abbandonare il progetto per cui così tanto ha lavorato ed era riuscito quasi a portare in porto. Forza ragazzi, dunque, al lavoro! Abbiamo il programma di Franco da portare a buon fine. Facciamolo per onorarne in pieno la sua memoria. E a te, Franco, prometto di fare del mio meglio per arrivarci.Un triste abbraccio a tutti.

Niki
 
 

Ciao Franco, non dico nulla per non essere ripetitivo, perché quello che ho letto e sentito su di te è tutto vero e lo condivido, oggi per il tuo ultimo saluto eravamo in tantissimi, un motivo ci sarà pure, come ha detto Piero eri, sei un GRANDE!! Ciao Franco.

Leone
 
 

Stamattina quando sono uscita e ho sentito il caldo del sole sul mio viso... ho capito! Ho capito che tutta la pioggia di ieri erano le nostre lacrime per la consapevolezza di non rivederti piu'... ma ora che sei lassu' in mezzo agli angeli che sorridono sei riuscito a spazzare via le nuvole ad asciugare tutta la pioggia e sei riuscito a far uscire il sole... anche lui e' onorato di conoscerti! Questa e' la tua grande, grande, grande, infinita forza e amore... Grazie di tutto Franco!!!

Gio' 73
 
 

Quando facevamo una consegna importante tu ci dicevi, “..bravi bel lavoro, ma ricordatevi che quello che va bene oggi domani è una cacata”, ...e si ricominciava da capo. Mi hai insegnato che si può sempre fare meglio, spero da qui in poi, di riuscire a trovare dentro di me, quello stimolo che fin’ora mi davi tu. Ricorderò sempre quando col pennarello mi disegnavi le fughe sul monitor per insegnarmi le prospettive o quando ti sedevi accanto a me, tu eri la mente, io il braccio e mi dicevi ” solarizza, contrasta, scurici, desatura, trimma”.. senza saper bene cosa volessero dire tutte quelle parole. Mi mancherà la tua presenza così “ingombrante”, capo.

Elena
 
 

Ciao fra, ho veramente capito di essere stato fortunato….di averti conosciuto circa 10 anni fa…sei il più grande…. non è una frase fatta…ma sentita…con la tua amicizia sono cresciuto da 27 anni ad oggi… mi hai dato insegnamenti di vita infiniti…mi hai fatto volere bene alla vita…per me sei stato un vero fratello maggiore. …insieme abbiamo passato momenti indimenticabili,unici,incredibili ci siamo raccontati sempre tutto…tutto. A volte sei stato insopportabile, ignorante come un mulo,presuntuoso come pochi ma dolce ,generoso,e infinitamente buono come nessun altro.Tanto ancora ti devo.

Cesare
 
 

Sono tante le cose che vorrei esprimere per ricordarti. Ricordare una persona veramente in GAMBA come te non si finirebbe mai di pensare e scrivere. Una cosa è certa,  mi mancheranno i tuoi fax sottoscritti con il pennarello nero, che mi giravi esaltando il tuo modo di fare, la voglia di fare,” la rabbia”, e nello stesso tempo, la gioia che avevi di lavorare anche con un amico. Un amico che ti stimava veramente per come eri, a volte rude e aggressivo ma sincero e buono,e allo stesso tempo un vero PROFESSIONISTA.  Grazie di tutto.

giuse
 
 

Caro Franco, ti scrivo certa che mi puoi ascoltare, non abbiamo potuto chiarire l'ultimo piccolo screzio, ultimo dei tanti avuti ma sempre risolti, così come fanno due persone tanto simili come eravamo noi. So che non ci pensi e che non mi porti rancore, perché così eri tu, così sono anch'io, così eravamo e siamo tuttora. Ti aspetto, ti aspetto sempre e per sempre, vieni quando vuoi a disturbare i miei sogni, sarà un piacere sentirti dire ancora una volta " Hei, bella donna... " sebbene il nostro fosse un rapporto di lavoro e di amicizia pura non ho mai disdegnato i tuoi mille complimenti e adesso mi mancheranno tanto. Ora sei là, dove avresti voluto essere, tra le onde di quel mare immenso, limpido, a volte aggressivo ma anche dolce e calmo, proprio come eri tu. Con affetto e stima infinita per sempre. Queste righe sono per te e tu sai chi sono.

anonimo
 
 

Un affettuoso saluto da tutto lo staff del punto di ristoro dell'AVB: Franca, Giuliano, Elisabetta, Elide, Vittorio e Gianluca. CIAO FRANCO!

 
 

Ciao fra, Oggi mentre rientravamo da Roma ci siamo buttati a capofitto sul tuo progetto….si…noi le tue PIPPE così ci chiamavi …vedrai cosa saremo capaci di fare…grazie ai tuoi insegnamenti…..alle tue frustate morali….faremo il figurone che ci hai chiesto venerdì sera….PROMESSO

c.f.
 
 

Ciao Franco, i ricordi i marinai li usano per chiacchierare sulle banchine e non certo per scrivere e-mail. Ci hai lasciato da marinaio e come tale ti ricorderemo sulle banchine…

Gianni Debiasi
 
 

Una persona splendida che rimarra' a lungo nei miei ricordi.

Massimo Magnani ITA 563 "Paola Frani"
 
 
 

..l’avevo conosciuto anni fa, ai tempi della prima avventura in melges su ita 139. Assieme a Mario eravamo appena scesi dal 49er e per la prima volta avevamo a che fare con i grandi, la classe era appena nata ed il campionato italiano si correva con al massimo 15 barche, nonostante questo aveva l’entusiasmo di un bambino e riuscì a contagiare tanti!!! Grazie di tutto, ti ricorderò sempre con affetto. CIAO FRANCO

Alberto “bedo” Dell’Acqua
 
 

Sono due le giornate davvero belle che ricorderò di aver passato in tua compagnia, “capo”: una in Sardegna, quando mi hai esortata a non commettere i tuoi stessi errori nella vita, pur non sapendomi spiegare come evitarlo, e l’altra quando ci siamo visti al ritorno da Hyeres dopo la vittoria al mondiale di Bete, sembrava lo avessimo vinto noi! Con te ormai non avevo scampo, avevi sgamato la mia “paraculaggine”, come la chiamavi tu. Eri capace di farmi arrabbiare sì, ma facendo scattare il mio orgoglio, e facendomi impegnare e dimostrare che si poteva fare di meglio, sempre. Spero di riuscire a farlo ancora, e di rendere onore allo sforzo che hai fatto per aiutarmi crescere. Grazie.

Natasa Avlijas
 
 

Ciao Franco, eri unico ed inimitabile, come quando ci legnavi tutti perché solo tu facevi e pensavi la cosa giusta, quando come un padre ci davi consigli d'oro. Sei e rimarrai nel cuore di tutti noi regatanti, non solo della nostra classe Melges, ma di tutte le classi dove hai corso, vincendo e perdendo, ma sempre con un inimitabile spirito sportivo che ti ha contraddistinto ed elevato al di sopra degli altri.

Alessandro Poggi
 
 
 

It is with great sadness and sincerity that the U.S. Melges 24 Class Association expresses its deepest condolences to Franco Maria Rao's family and friends as well as the Italian Melges 24 Class for this very sudden and deep loss. The Melges 24 class is filled with amazing personalities and great accomplishments. It is at this time that we remember and recognize Franco's invaluable talents and contributions to the International Melges 24 class. His vibrant personality and obvious, apparent dedication — this truly exceptional sailor and human being will be greatly missed.

H. Scott Gregory, IMCA Vice Chairman (US);
President, U.S. Melges 24 Class Association;
Travis D. Weisleder, IMCA Member (US); Vice President & Treasurer,
U.S. Melges 24 Class Association Joy Dunigan, IMCA Design Director;
Communications Director, U.S. Melges 24 Class Association
 
 

It is with great sadness that we must report that Italian Class President Franco Maria Rao died suddenly on Saturday afternoon, 10 November 2008...Franco was a great friend, an enthusiastic sailor, an outstanding Italian Class President, a dedicated IMCA World Council Member and one of the great characters of the Melges 24 Class and his loss will be keenly felt by all of us. Our thoughts and condolences go out to his family and friends at this very difficult time.

IMCA (Classe Internazionale Melges24)
 
 
 
         
 


 
         
 
 
 
         
         
         
 
 
 
Pensieri per Franco